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Social Lending: il Prestito Personale Alternativo

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Come effetto della crisi economica attuale, ogni giorno, aumenta il numero di persone che ricorre al prestito personale per effettuare i propri acquisti e questo determina un notevole sviluppo del mercato creditizio. Accanto alle forme più tradizionali di credito si sta diffondendo anche in Italia il social lending, ovvero il prestito erogato dai privati ad altri privati, senza alcuna intermediazione bancaria.

Questa forma di prestito sociale o peer to peer è nata in Gran Bretagna circa 7 anni fa e si è poi rapidamente sviluppata anche negli Stati Uniti, dove oggi rappresenta il 2% del totale dei prestiti personali. Il motivo di tanto successo è dovuto alla convenienza dei tassi di interesse praticati, resi possibili dall’assenza di qualsiasi forma di intermediazione. L’accordo finanziario avviene sul web, attraverso apposite piattaforme informatiche, gestite da società specializzate ed autorizzate, che fanno da intermediari tra la domanda e l’offerta di credito.

L’accesso alle piattaforme che praticano il social lending è regolato da alcuni criteri molto rigorosi. Per ciascun richiedente, che deve essere maggiorenne, residente in Italia ed in possesso di un codice fiscale e di un conto corrente italiano, vengono controllati, al momento dell’accesso, l’identità ed il profilo finanziario. Qualora si ritenga che i requisiti richiesti non sono rispettati, al richiedente viene negato l’accesso alla piattaforma. Ad ogni richiedente viene assegnato un rating che individua il livello di affidabilità. Sulla base del rating verranno assegnati tassi di interesse più alti o più bassi.

Il meccanismo che sottende il funzionamento di questa particolarissima forma di prestito è molto semplice. Chi richiede il prestito può farlo per un importo compreso tra 1000 e 25mila euro. Le società che erogano il prestito, invece, possono arrivare a mettere a disposizione fino a 50mila euro. Una volta ottenuto il prestito si decide in quanto tempo restituirlo. In genere, questo intervallo temporale non supera i 48 mesi.

Per chi decide di prestare denaro, l’importo messo a disposizione viene diviso in più transazioni per diminuire i rischi. In Italia, le società che erogano questo tipo di servizio sono davvero poche. Le principali sono: Prestiamoci, la community on line di Vanda e Boober.

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