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Dove Investire: CCT, BOT e BPT

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Si sa, in questo periodo di crisi, uno dei fattori piu’ importanti per la propria ripresa finanziaria e’ quello di investire. Il problema e’ che comunque bisogna investire bene e non senza uno studio approfondito. In questo articolo vogliamo elencare quali sono i titoli sui quali da diversi giorni si parla piu’ spesso e su quali i maggiori esperti consigliano di investire.

I CCT sono titoli caratterizzati dal tasso variabile e dalla durata di sette anni. Gli interessi sono pagati semestralmente posticipati e possono variare sulla base di un parametro di indicizzazione rappresentato dal rendimento dei BOT di durata semestrale per i CCT mentre i CCTeu sono indicizzati secondo Euribor a sei mesi. Quale di essi è il migliore? I CCTeu dipendono dall’Euribor (il tasso al quale le banche si prestano denaro) e sono solo marginalmente influenzati da ciò che succede in Italia; i CCT pagano interessi rapportati ad un tasso tutto italiano e per questo risente della crisi economica e politica.

Il Buono Ordinario del Tesoro (BOT) ha una rata inferiore o uguale ai 12 mesi, ed emesso dal governo italiano per finanziare il debito pubblico. I BOT possono essere acquistati da un taglio minimo nominale di 1.000 euro e a seguire con multipli. L’emissione dei titoli avviene tramite asta competitiva secondo cui i partecipanti gareggiano secondo regole prefissate al massimo rialzo e minimo ribassso. Le emissioni avvengono generalmente ogni 3, 6, 12 mesi ma lo stato può cambiare durata e numero di emissioni. Per i BOT a tre mesi e a dodici mesi il giorno d’asta è il 15 di ogni mese, mentre per i BOT a sei mesi il giorno d’asta è la fine mese. Se si vuole investire in BOT è bene tenere presente che:

  1. la durata del titolo supera i 3/4 mesi con commissioni che non superano lo 0,20%;
  2. Il nominale è pari a 10000 € senza conto titoli, 5000 € con conto titoli;
  3. Il conto titoli è gratuito (si pagano, ovviamente solo le imposte).

Sono titoli a tasso fisso che pagano cedole ogni sei mesi; il vantaggio di questi buoni è che non subiscono oscillazioni nell’importo degli interessi che rimane costante. Durano dai 3 e i 30 anni e costituiscono l’ivestimeno più rischioso tra i titoli di stato in quanto la lunga durata comporta l’oscillazione maggiore del prezzo inversamente al tasso di interesse ovvero, se il tasso sale il prezzo del BTP scende. E’ importante ricordare che il BTP come tutti gli altri titoli di stato prevede la restituzione del capitale investito, ovviamente se si vende il titolo prima della scadenza il rischio è quello di essere penalizzato.

Ma Quale titolo comprare? Per scegliere il titolo adatto alle proprie esigenze:

  1. Individuare la scadenza;
  2. Il titolo dal tasso più vantaggioso;
  3. Individua il mercato su cui investire.
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