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Cosa aspettarci dall’IMU: Calcoliamo la Rendita Catastale

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La nuova tassa sulla casa, detta IMU, è ormai entrata nel tormentone quotidiano come un ospite ben poco atteso. Il suo calcolo si baserà principalmente sulla rendita catastale, quindi sapere di che cosa si tratta, ma soprattutto trovare il modo di conoscerla in anticipo, diviene di vitale importanza. Purtroppo le varie aliquote e coefficienti vari che vanno applicati nel calcolo rendono questo calcolo quasi un’impresa: ma andiamo con ordine.

La rendita catastale, per prima cosa, non deve essere confusa con il valore catastale; infatti il valore è una “quantità” che dipende dalla rendita: per ottenere il valore catastale dobbiamo moltiplicare la rendita (ovvero, “rivalutare”, come si dice in gergo) per un moltiplicatore fisso, che è stato fissato a 5 punti (che quindi è un coefficiente di 1,05) percentuali. I calcolatori del valore catastale che possiamo trovare on-line si baseranno proprio su questo principio. E’ bene precisare che tutti questi valori non determinano il valore dell’immobile, ma semplicemente il suo “valore fiscale” (cioè quanto può essere valutato in tasse). Nel catasto italiano tutti i beni immobili sono stati catalogati, dal punto di vista imponibile, secondo classi basate principalmente sui metri quadri, il lusso, la posizione. Ma siccome con il tempo la moneta si svaluta e intervengono altri fattori economici non è possibile affidarsi a queste “vecchie” rendite; ecco perchè devono essere “rivalutate”, moltiplicandole per un coefficiente fisso, come abbiamo visto. Ma come sapere quale sia questa rendita “base”?

Al momento dell’acquisto o vendita dell’immobile la rendita viene identificata e possiamo recuperare il dato o dall’Atto di compravendita, oppure presso gli Uffici del Catasto. Esistono alcuni servizi on-line (a pagamento) che consentono la visione delle visure catastali, ma in questo caso è meglio rivolgersi direttamente al sito dell’Agenzia del Territorio, muniti di codice fiscale e degli estremi identificativi dell’immobile (cioè comune e dati della sezione, foglio e particella catastali). Per queste informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Catastale del proprio comune.

Ma conoscere la rendita non finisce certo il nostro lavoro! Perchè una volta rivalutata la rendita (e ottenuto quindi il valore), bisognerà a sua volta rivalutare il valore secondo un coefficiente che varia a seconda della tipologia di immobile; e infine, alla cifra finale, applicare il moltiplicatore dell’aliquota fiscale. Questo calcolo complesso ci porterà al valore dell’IMU che dobbiamo pagare.

On-line possiamo trovare numerosi calcolatori dell’IMU; un buon calcolatore invece, anche della semplice rendita catastale, può essere trovato a questo indirizzo.

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