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Il “Cash Mob” per aiutare il Commercio

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La crisi economica attuale colpisce in modo particolare i piccoli commercianti al dettaglio che, sempre più spesso, hanno difficoltà ad accedere al credito e non riescono a coprire i costi di gestione. Per far fronte alla chiusura di queste attività commerciali, anche in Italia, si sta cominciando ad utilizzare un modello già consolidato negli Stati Uniti: il cash mob, ovvero, azioni di acquisto collettive ideate da Andrew Samtoy e Christopher Smith, per supportare i negozi più colpiti dalla crisi.

Si tratta di raduni spontanei di persone, proprio come nel caso dei più famosi flash mob, che condividono l’intenzione di aiutare gli esercizi commerciali in difficoltà. Il nome del negozio viene svelato sono al momento del raduno e il negozio scoprirà di essere oggetto dell’iniziativa solo quando il suo negozio sarà invaso da numerose persone che partecipano al flash mob.

La prima azione di acquisto collettivo si è svolta a Cleveland lo scorso 16 novembre. Alle ore 18 un folto gruppo di persone si è riunito presso un luogo prestabilito ed ha seguito le istruzioni dell’organizzatore, reso facilmente riconoscibile da un vistoso cappello da pingiuno, che li ha invitati ad entrare in una libreria indipendente e in un ristorante per effettuare gli acquisti, Per l’occasione si è riusciti a spendere oltre 1500 dollari in due negozi che, da molto tempo, non assistevano ad un interesse così diffuso per i loro prodotti. Dopo l’esperienza a Cleveland i cash mob si sono ripetuti in altri paesi degli Stati Uniti e poi in Austria, GranBretagna, Svezia e Germania, fino ad approdare, ad aprile, anche in Italia e, precisamente a Milano.

Ma come si organizza un cash mob? Esiste un blog ufficiale del movimento internazionale del cash mob che, oltre a raccontare le esperienze diffuse in più parti del mondo, fissa alcune regole circa l’organizzazione di questo particolarissimo evento. In primo luogo, si suggerisce di creare l’evento sui principali social network (facebook o twitter) e fissare la data ed il luogo dell’incontro, senza svelare l’esercizio commerciale che si intende aiutare. Ovviamente è necessario fissare una spesa minima, a carico dei partecipanti, che si può aggirare intorno ai 20 euro. L’esercizio commerciale deve approvare il Cash mob prima che esso sia annunciato e l’evento deve essere organizzato con un brindisi tra tutti i partecipanti che aiuta a creare un clima di festa e molto cordiale. L’evento verrà chiaramente filmato e fotografato adeguatamente per darne grande visibilità.

Sembra divertente, perché non provarci per quella piccola bottega sotto casa?

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