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Il problema dei Lavoratori Esodati nella riforma Fornero

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Elsa Fornero

La riforma pensionistica varata alla fine dell’anno passato da Elsa Fornero, continua a provocare grandi polemiche. Per il metodo intanto, visto che è stata imposta senza una trattativa con le parti sociali, i sindacati in particolare. E per il merito, visto che è andata ad incidere su una materia estremamente delicata in cui esistono casi particolari che rischiano di essere enormemente danneggiati da una applicazione fatta senza andare a verificare gli stessi con il minimo di attenzione dovuta.

E’ il caso, ad esempio, dei cosiddetti lavoratori “esodati”, brutto termine reso popolare da una puntata della trasmissione di Rai3 “Report”, nella quale sono stati presentate alcune situazioni in cui è evidente il danno prodotto dalla applicazione rigorosa della riforma. Questa infatti, apportando un drastico innalzamento dell’età pensionistica, il cosiddetto “superscalone Fornero” è andata ad incidere immediatamente e con esiti drammatici su coloro che si erano licenziati essendo prossimi alla pensione o facevano parte di aziende fallite. Pensando di poter andare in pensione nel 2012 o negli anni immediatamente successivi, si sono invece ritrovati senza lavoro e con la agognata pensione che si allontana di colpo e di molto. Un colpo reso ancora più duro dal fatto che questi lavoratori, si ritrovano senza fonte di reddito per un periodo che può arrivare in alcuni casi addirittura a dieci anni. Tutti costoro, avevano accettato gli esodi “volontari”, che poi tali non erano, in quanto l’alternativa a volte era il licenziamento secco e senza contropartite. In cambio avevano ricevuto una buonuscita commisurata alla distanza dalla pensione e l’assicurazione che ci sarebbero andati nei tempi stabiliti. La riforma Fornero, è stato invece per loro un colpo terrificante, in quanto ha alzato l’asticella di molto.

Per tutti costoro (ad esempio si trovano in questa situazione migliaia di ex lavoratori delle Poste che avevano accettato l’ipotesi di licenziamenti pilotati) ora i sindacati chiedono che siano rispettati gli impegni che erano stati presi al tempo, ricevendo però risposte vaghe. Elsa Fornero, infatti, si è impegnata a studiare il dossier, ma siamo sempre in presenza di assicurazioni verbali che non cambiano in sostanza la situazione, mentre le persone colpite continuano a trovarsi in grandissima difficoltà, con un vuoto nel proprio bilancio derivante dal non avere stipendio, né pensione. Sarebbero svariate migliaia, sembra addirittura 70mila, a trovarsi in questa drammatica situazione e molti di loro in questi giorni stanno tempestando di lettere e proteste le sedi dei partiti. Insomma, siamo in presenza di una vera bomba ad orologeria che potrebbe scoppiare con esiti drammatici, se la politica non riuscirà a dare risposte rapide e concrete.

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