La nascita di un figlio è tra gli eventi più emozionanti, che regalano gioia all’intera famiglia. Ma accanto a gioia ed emozione, bisogna mantenere anche una certa dose di lucidità. Non ci si deve infatti dimenticare che l’arrivo di un bambino porta pure degli adempimenti burocratici. Dunque, affinché non vi ritroviate impreparati, vediamo insieme come dichiarare la nascita di un figlio.
A doversi occupare della dichiarazione di nascita è chiaramente uno dei genitori, quindi il padre o la madre del neonato. Nel caso in cui entrambi non potessero occuparsi di questo compito, la legge prevede che se ne possa occupare un procuratore speciale da loro nominato. Vi ricordiamo che sono abilitati a poter svolgere questa procedura anche il medico o l’ostetrica presenti al parto.
Altrettanto importante è ricordare che la madre del bambino ha il diritto di ricevere assistenza al parto anche senza volere riconoscere il piccolo. Nel caso in cui non voglia o non possa mantenerlo, può decidere di non essere nominata nell’atto di nascita. Il certificato di nascita viene compilato dall’ostetrica presente al parto e riporta il giorno ed il luogo in cui il parto è avvenuto, nonché le generalità della partoriente (con il suo consenso).
Il certificato di nascita deve essere quindi portato o all’Ufficio Anagrafe del Comune in cui è avvenuto il parto o in quello di residenza di uno dei due genitori. Ciò deve avvenire entro dieci giorni dalla nascita. Nel caso in cui i genitori siano stranieri, devono ricordare di presentare insieme al certificato di nascita una copia del passaporto e del permesso di soggiorno. Inoltre, tenete in considerazione che per la dichiarazione è importante lo stato civile dei genitori. Vi spieghiamo meglio. Se i genitori sono regolarmente sposati, per la dichiarazione sarà sufficiente uno dei coniugi. Se invece non lo sono, è necessario il riconoscimento sia della mamma che del papà.
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