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Imu: le Agevolazioni per i Fabbricati Rurali

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Il governo Monti sarà ricordato, tra l’altro, per la reintroduzione con il Decreto “Semplificazioni Fiscali”, dell’Imposta Municipale Propria (IMU) che sostituisce la vecchia (ICI) Imposta Comunale sugli Immobili e che sta seminando il terrore per tutti i contribuenti.

La disciplina che regolamenta l’IMU, contenuta nella Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 18.5.2012, è tutt’altro che semplice e, pertanto, può risultare utile focalizzare alcuni tratti principali della norma, come ad esempio le disposizioni introdotte per il settore agricolo al quale sono state riservate specifiche agevolazioni, dettagliate nella Circolare n. 109 del 24.5.2012.

La disciplina che regola l’IMU ha, infatti, stabilito che i terreni montani sono esentati dal pagamento dell’imposta. Per l’individuazione di tali terreni si dovrà fare riferimento, almeno fino all’emanazione di un nuovo decreto abrogativo, all’elenco dei Comuni indicato nella circolare ministeriale n. 9 del 14 giugno 1993.

I fabbricati rurali strumentali (stalle, depositi, agriturismi, serre e fienili), localizzati nei Comuni montani (oltre 1000m sul livello del mare) indicati nell’apposito elenco Istat sono esenti sua dal pagamento dell’IMU che dell’irpef, mentre i terreni agricoli montani sono esclusi dal pagamento dell’imposta numicipale ma soggetti all’imposta diretta anche sul reddito dominicale.

Le agevolazioni previste nella circolare per favorire il settore agricolo sono:

  1. Il coefficiente del reddito dominicale sara’ quindi moltiplicato per 110 (in precedenza era 135);
  2. I terreni compresi in aree edificabili continueranno ad essere agricoli purché continuino ad essere utilizzati per attività agro-silvo-pastorale.

Tali agevolazioni, sono vincolate al possesso dei seguenti requisiti:

  1. il terreno agricolo deve essere posseduto e condotto da (IAP) Imprenditori Agricoli Professionali, regolarmente iscritti nel sistema assistenziale e previdenziale della gestione agricola;
  2. società agricole nelle quali l’amministratore o il socio risultano regolarmente iscritti al sistema previdenziale della gestione agricola e svolgono, in modo esclusivo, attività agricola.

Il provvedimento prevede, inoltre, sempre a favore dei coltivatori diretti e degli Imprenditori Agricoli Professionali, una esenzione per gli importi dell’imposta fino a 6.000 euro ed ulteriori sgravi, calcolati secondo un metodo di riduzioni progressive, fino ai 32.000 euro di IMU dovuta.

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