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Multe Autovelox e Ricorsi: quando non sono valide

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6759-autovelox-palermo-via-basileL’autovelox è l’incubo di tutti gli automobilisti. E la maggior parte delle volte lo è perché le multe che arrivano a casa, che sostengono un eccesso di velocità rispetto ai limiti consentiti, non sono ritenute valide. Ovviamente, quando si ha un buon motivo per pensare che la multa rilevata dall’autovelox sia ingiusta, l’automobilista ha tutto il diritto di fare ricorso, ottenendo così l’annullamento della sanzione. Ma un aspetto su cui è necessario fare chiarezza è proprio quando è possibile procedere con il ricorso.

Ci sono infatti dei casi specifici in cui si può chiedere ed ottenere l’annullamento della contravvenzione. Accade quando sulla multa non sono riportati dei dati essenziali. Questi non sono solo quelli inerenti al veicolo del trasgressore e al numero di targa.

Nello specifico, il verbale deve riportare tutti questi elementi: il modello di apparecchio utilizzato; la tollerabilità dell’apparecchio in percentuali; il controllo della funzionalità del rilevatore; la modalità d’uso del rilevatore; l’omologazione ministeriale; il provvedimento del prefetto che indica le strade in cui non si può fermare il trasgressore; il numero di matricola dell’apparecchio. Badate bene: tutti questi dati devono essere inclusi nel verbale. Qualora uno di loro non dovesse comparire, ci sono allora tutti gli estremi per contestare la multa.

Inoltre, ricordate che perché una multa da autovelox sia considerata valida, l’apparecchio che rileva la velocità deve essere segnalato all’automobilista. La corte di cassazione stabilisce che la rilevazione con l’autovelox su un determinato tratto di strada, per essere regolare deve essere stata effettuata almeno ad un chilometro di distanza dal cartello segnalatore del controllo elettronico della velocità. Chi ritiene di avere tutte le carte in regola per poter presentare ricorso ha a disposizione trenta giorni di tempo dalla notifica per intervenire. Il ricorso si può presentare o presso la Cancelleria del Tribunale dove c’è l’Ente che ha notificato il verbale, o presso il prefetto.

Fonte immagine: sicurauto.it

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