Da una recente statistica effettuata da Terna (operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica), si è notato che il 25% dell’energia elettrica prodotta in Italia sono il risultato di energie rinnovabili, quindi da idroelettriche, geotermoelettriche, eoliche, fotovoltaiche. Questo studio è stato affrontato per capire un attimo a che punto è l’Italia per quanto riguarda la produzione di energia con fonti alternative alle classiche.
Non è ancora sufficiente, sicuramente è una percentuale minima, ma è un piccolo passo che sicuramente fa capire che qualcosa si sta muovendo e sta cambiando, anche proprio a livello di pensiero. L’energia elettrica nel nostro Paese è fornita per un buon 86,4% da produzione propria, mentre il restante 13,6% è di provenienza estera. Di questo 86,4%, purtroppo il monopolio è detenuto dalle centrali termoelettriche, anche se comincia a “farsi strada” l’energia attraverso metodi rinnovabili.
In Italia per la produzione di energia elettrica si usano ancora molto metodi basati sulla combustione di gas naturale, petrolio, carbone e altri combustibili fossili. Con questo metodo l’impatto ambientale e il relativo inquinamento è molto alto, mentre è stato verificato che con metodi rinnovabili, l’impatto sarebbe pari a zero sull’atmosfera, senza far aumentare così il buco dell’ozono e l’elevato aumento della temperatura.
Da Gennaio ad Agosto 2012, la richiesta di energia elettrica nazionale con fonti rinnovabili è cresciuta fino al 26% circa, principalmente per l’uso del fotovoltaico, che sta scalando ad una grandissima velocità la vetta delle fonti più utilizzate. La produzione di tale energia nel periodo sopra indicato è stata di 2240 GWh, un aumento di quasi il 50% rispetto al 2011. Sicuramente questi numeri sono significativi, ma si può ancora “fare meglio”. Se la fonte principale di energia fosse proprio con uno di questi metodi, l’impatto ambientale sarebbe minimo, garantendo così un futuro alle generazioni prossime.
Fonte immagine – http://franciavincenzo.altervista.org/ambiente/energie_rinnovabili.htm
Potrebbe interessarti anche...
