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Fatturazione elettronica: tutto quello che c’è da sapere

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Quando parliamo di fattura elettronica in Italia, si intende un tipo di fattura in formato digitale. Si tratta di un processo che segna un cambiamento evidente in merito al discorso dei formati cartacei delle fatture.

Infatti, con l’implementazione delle fatture elettroniche sono cambiate alcune prospettive. Questa novità viene introdotta nel 2008, quando si inizia a sentire l’esigenza di attuare un piano che prevedesse l’uso di sistemi tecnologici per monitorare gli acquisti.

Per questo motivo, esattamente dal 2014 è obbligatorio rilasciare fatture in formato digitale per le fatturazioni verso la pubblica amministrazione e dal 2019 per qualsiasi tipo di fattura. Il contenuto di queste fatture deve essere rilasciato in XML e deve essere certificabile e non modificabile.

Cos’è una fattura elettronica

Per essere più precisi è importante fornire una definizione più accurata di cosa sia la fatturazione elettronica. Abbiamo parlato di un processo che consente di gestire l’emissione, l’invio, la tenuta e la conservazione digitale del documento in questione.

La fattura elettronica si differenzia dalla fattura in carta per il fatto che viene redatta esclusivamente utilizzando strumenti digitali quali pc o tablet. Inoltre, un’altra differenza sostanziale sta nel fatto che essa deve essere inviata al destinatario mediante sistema di interscambio chiamato Sdl, che può essere controllato dall’Agenzia delle Entrate.

Le informazioni che devono essere inserite all’interno della fattura digitale sono le stesse necessarie per il suo formato cartaceo. Tutti i campi devono essere compilati in modo corretto fornendo così le informazioni necessarie all’invio della fattura.

A cosa serve?

Dopo aver compreso cosa si intenda con il termine fattura elettronica è necessario capire anche quale sia il suo compito. Per quale motiva essa è così importante?

Il motivo dell’introduzione dell’obbligo di rilasciare fatture elettroniche è dato dall’idea di contrastare così eventuali frodi o evasioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate parla in modo molto chiaro in merito, affermando che grazie alla fattura elettronica sarà possibile tracciare tutte le operazioni commerciali e monitorarle. Nella pratica con la fattura elettronica non ci potrè essere più la possibilità di modificare, aggiungere fatture a distanza di mesi, poichè il tutto sarà registrato.

In questo modo è possibile controllare i vari movimenti fiscali ed evitare che ci siano eventuali evasioni. In Italia è provato che è la principale imposta con tasso di evasione più elevato. Per questo motivo, proprio per scongiurare ciò, la fattura elettronica dovrebbe essere un valido supporto. Essa è obbligatoria in fatture verso la pubblica amministrazione del 2014 e verso i privati dal 2019 (sono esenti chi aderisce al regime forfettario).

Quando è obbligatoria la fattura elettronica

Come chiarito, la fatturazione elettronica è obbligatoria dal primo gennaio del 2019 ed in particolare deve essere emessa per tutte le fatturazioni tra aziende private.

Sono obbligati a fatturare elettronicamente tutti i titolari di partita IVA residenti in Italia. Unica eccezione si ha per tutti quei soggetti che pur lavorando con partita IVA, rientrano nel cosiddetto regime forfettario.

La fattura elettronica deve essere emessa mediante un apposito applicativo software che consenta di elaborare il documento in formato XML.

Come gestirla gratuitamente

Il servizio di fatturazione elettronica è semplice da mettere in atto. Esso può essere gestito gratuitamente mediante software predisposti grazie ai quali è possibile elaborare in modo sicuro e veloce ciascun documento.

Il software Softshop ad esempio è in grado di fornire un’assistenza professionale a tutti coloro che necessitano di un sistema di fatturazione elettronica semplice e intuitivo. Scegliendo il giusto programma è possibile gestire al meglio quest’operazione.

In particolare questo software è il perfetto gestionale di magazzino grazie al quale è possibile monitorare non solo il processo di fatturazione elettronica ma anche tutto ciò che concerne gli ordini giunti e emessi all’interno del magazzino di una qualsiasi attività.

Come si compila la fattura elettronica

Ma a questo punto potrebbe essere necessario chiedersi, come concretamente si compili la fattura elettronica. Una volta effettuato l’accesso all’applicazione utilizzata per la gestione della fatturazione elettronica, tutto ciò che bisogna fare è recarsi nella scheda preposta e compilare il modulo per creare una nuova fattura.

In particolare bisogna compilare diversi campi tra cui: la sezione destinata al destinatario, e quella destinata al mittente, con nominativi, codici fiscali, partita IVA (se presente, nel caso di chi riceve la fattura). Inoltre è necessario inserire data, descrizione, importo, IVA, codici e allegati e la ricevuta.

Il codice destinatario SdI

Nella compilazione della fattura online è sempre necessario inserire il codice destinatario SdI. Si tratta di un codice alfanumerico di sette cifre che identifica in maniera univoca i possessori di partita IVA. Quindi quando un soggetto A deve fatturare ad un altro soggetto B in possesso di partita IVA, dovrà necessariamente inserire il codice destinatario SdI che identifica il soggetto B.

Nel caso il soggetto al quale si deve inviare la fattura è una persona senza partita IVA, il codice SdI da inserire nell’inserimento della fattura elettronica sarà un codice composto da sette zeri consecutivi (0000000).

Invece se si sta inviando la fattura ad un soggetto non residente in Italia, che sia UE o extraUE, il codice SdI da inserire sarà camposto da sette x consecutive (XXXXXXX). Questo vale sia che si tratti di soggetti in possesso che per persone le quali non hanno una partita IVA all’estero.

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