Cos’è la maxi rata di un prestito
Per acquistare l’auto o la moto tanto desiderata è necessario, e altre volte conveniente, rivolgersi a un istituto di credito. Fare un investimento del genere oggi è possibile grazie al prestito con maxi-rata, la soluzione migliore per realizzare i propri sogni.
Il prestito con maxi-rata è una particolare tipologia di credito a consumo molto innovativa e al passo con i tempi per la sua flessibilità. Il finanziamento prende in questo modo una connotazione nuova, che deriva dai contratti in leasing, un tempo riservati ai liberi professionisti che potevano permettersi l’uso di un determinato bene, ad esempio una macchina, con la libertà di riscattarlo a fine prestito, di cambiarlo con uno nuovo o di lasciar decadere il contratto, esattamente come avviene nel settore automobilistico.
Andiamo ora a vedere nel dettaglio che cos’è il finanziamento con la maxi-rata, a chi e quando conviene farlo.
Maxi-rata: cos’è
Molti business di tipo collaterale, ma anche acquisti per privati, hanno adottato forme di finanziamento simili al leasing: tale formula consente ai contraenti di estinguere il debito in due diversi momenti, prima attraverso rate piccole di importo costante e poi in una seconda fase con un’unica soluzione finale.
L’ammontare della maxi-rata corrisponde al valore residuale del prestito e, a seconda delle modalità del finanziamento, può essere eseguita come anticipo ad inizio del prestito, o al termine come quella che tutti conoscono come maxi rata finale. Per attivare questa tipologia di finanziamento è necessario essere maggiorenni, possedere un reddito dimostrabile ed essere un tipo di consumatore che cambia spesso il bene noleggiato.
Il pagamento della maxi-rata resta quindi facoltativo ma il pagamento o saldo della stessa determina anche la proprietà definitiva del bene preso in usufrutto.
Quando conviene
Scegliere di poter disporre di un prestito con maxi-rata è particolarmente conveniente, in diverse circostanze, per alcuni semplici motivi.
Se ad esempio la maxirata viene ad inizio prestito, dopo aver versato l’eventuale anticipo, le rate mensili hanno generalmente un valore minore rispetto a quelle di un prestito che non ne disponga.
Inoltre questo tipo di prestito consente di sfruttare il bene fin quando si vuole. Infatti quando il bene diventerà tecnologicamente arretrato o usurato, si può scegliere di cambiarlo con uno più avanzato e nuovo rifinanziando il debito residuo.
Con questa modalità solamente il riscatto tramite pagamento della maxi-rata finale assicura la proprietà del bene. È un’offerta indicata per chi ha voglia di cambiare spesso auto, ad esempio, e averne sempre una nuova.
Simulazione prestito con maxi-rata
È possibile calcolare l’ammontare della maxi-rata sul prestito con diversi simulatori online, in questo sito ad esempio si può eseguire una prima simulazione con questa tipologia di prestito, per capire in anticipo l’ammontare delle rate da pagare. La procedurà è decisamente intuitiva e quindi non è difficile capirne l’utilizzo per fare così le proprie prove e capire qual è il relativo piano di ammortamento.
Nello specifico, per eseguire correttamente la simulazione è necessario inserire nei campi del form l’importo totale del prestito che s’intende richiedere, il TAN di riferimento e la durata.
La frequenza di pagamento delle rate è un altro requisito indispensabile da inserire correttamente per ottenere una cifra indicativa del finanziamento. Infine andrà inserito l’eventuale e facoltativo ammontare della maxi-rata (è una cifra che si decide con chi eroga il prestito, solitametne si aggira attorno al 20-30%).
Con le indicazioni fornite in maniera corretta il simulatore restituirà una simulazione di prestito quanto più accurata possibile.
Rischi e pericoli
Come qualsiasi altro tipo di contratto stipulato, anche in un contratto di prestito con maxi-rata è bene e doveroso fare attenzione ai cavilli.
Controllare che la maxi-rata sia davvero opzionale oppure obbligatoria e se quindi si è vincolati al pagamento del riscatto finale; va quindi messo in chiaro sin dall’inizio che l’intenzione è quella di poter rinegoziare il contratto ottenendo il cambio del bene.
È necessario tenere conto di condizioni classiche come TAN e TAEG. L’ideale è leggere attentamente ogni pagina del contratto che si sta sottoscrivendo, assicurandosi che la scelta sia concorde con i piani futuri, senza lasciarsi ingannare da pubblicità ingannevoli.
Da tenere presenti sono eventuali criticità per quanto riguarda l’usura o, in extrema ratio, del furto del bene, per non incorrere in eventuali penali o sanzioni.